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“Questo è L’Amore! “

Ofelia di John Everett Millais

“Questo è  L’Amore! “

Non assaggiai lacrime, assaggiai l’amore misto al dolore
noi con i nostri dialoghi le nostre paure le nostre certezze
bugie sincerità e tanto amore…
verità crudeli, bugie piene di amore
amore…amore..ecco cosa ci unisce
amore….amore e ancora amore quello che ci divide
distanti tanto distanti i nostri corpi
vicine vicinissime le nostre menti
Giuramenti e inganni e ancora giuramenti
ieri acqua che tracima e spazza via il dolore
oggi sole cocente che ti riporta alla vita
questo è l’amore!

 

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“Tu”

 

 

 “Tu”

 

Entrando in quel portone ricordai

che un giorno di settembre ti incrociai.

Tenevi fra le mani una vecchia borsa nera

I tuoi ricordi di una vita intera

Andavi via senza voltarti indietro

Tanto.nessuno..c’era a salutarti.

Dov’ erano rimasti tutti quanti

Eppure erano tanti ad adularti

Ma basta poco in questo porco mondo

Ci vuole poco per andare a fondo

Sei andato via con la tua borsa nera

Perchè? Perche’ non hai guardato dentro a quel portone.

C’era una mano.. tesa a salutarti

Ma.. si.. lo so perchè non hai guardato

Tu non potevi con quella borsa in mano

Con quella borsa pesante di ricordi..

non hai guardato e sei fuggito via!

Cristina


 

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“Amore”

“Amore”

Non guardarmi con gli occhi dell’amore
Son qui per dirti addio
Non è un arrivederci..amore mio.
Ci son cose che forse non comprendi.
Ci son cose che neanche tu capisci.
Come vivi questo amore..amore mio!
Tu lo vivi…
nella mente , nel pensiero.
Tu lo vivi…
con la speranza di un domani
Quel domani..
che è già stato!

Cristina

Schiele+-+abbraccio

“Non Scomodare Dio”

 

“Non Scomodare Dio”

 

<La mano del Signore è tanto grande
ti riporterà da me>
Non scomodare Dio..per le question d’amore
Ci son cose più importanti..da chiedere al tuo Dio.
La fine di una guerra..in quella terra che …conosce così bene.
Del pane..a quei piccini
che non vedremo mai bambini!
L’amore per i vecchi..abbandonati e stanchi
Son loro i genitori..di figli prediletti..
che senza alcun rimorso..li hanno incatenati..in letti di ospedali!
Lavoro per sfamare…una famiglia onesta
I piatti sempre vuoti..
nemmeno una minestra..per riscaldar lo stomaco..
dal freddo dell’inverno!
L’inverno della vita
per loro. …senza via di uscita.
Allora chiedi ancora..non senza vergognarti
la mano del Signore…
per aiutarti nel riportar da te..
quell’amore gia’ finito..che gia’ vive senza te!

Cristina

 

 


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“La Foto”

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“La Foto”

 

Nell’album dei ricordi, mi manca una tua foto.

Ti devo ricordare e non poter guardare

Gli scatti di una vita, son qui davanti a me

immortalate in tante pose, le persone  più care a me

La zia sul  suo terrazzo, la mamma con il babbo

la nonna con il nonno e il loro cagnolino

Qui c’è la vita mia…..

ma non la tua con me!

Tu sei..in un altro album…

senza la foto mia

Tu non mi puoi guardare, ma solo ricordare

La foto della mente, quella ci appartiene

Ci siamo immortalati, davanti al nostro amore e..

ci basta chiudere gli occhi…per potersi rivedere!
Cristina


 

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“La Porta”

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“La Porta”


Se apri quella porta non troverai nessuno
Nessuno ha suonato a quel vecchio campanello
Le scelte della vita ti hanno portato..
a non avere amici a non avere amori
L’hai scelto tu..il cammino della vita
Mesto e solitario…fra lacrime e ricordi
Ricordi?
Tu hai ricordi?
Non lo sapevo
Chi vive nella solitudine..
non può aver ricordi
Ricordare..
appartiene a chi..fa parte di questo mondo
Tu non esisti in questa terra
che  ritieni fredda e ostile
E come fai….
tu lupo solitario a cercare davanti alla tua porta..
una mano che suona a quel vecchio campanello!
Cristina

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“Vado Via”

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“Vado Via”

Afosa la stanza come una prigione
La voce alla radio…mi esegue la sentenza
Sento ….
la lama del coltello….mi trafigge il costato
la punta…  squarcia il cuore
Gli occhi
più non vedranno quella figura
che correva libera e leggera
le mani
non toccheranno più..quel corpo tanto amato
Si è rotta
quella maledetta radio…da quell’ottobre
di quattro anni fa’.
Cristina
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La Valigia

 

 

“La Valigia”

 

Sono quasi cinquattotto le stazioni della mia vita

ad ogni fermata, una gioia

O. ..un dolore

ma sono tutte belle

quelle della vita mia

fin dalla prima

quella del mio mare e,

poi la quinta in Piazza Pitti …Piazza della Signoria

di tutte le stazioni porto il ricordo,dei passeggeri

 partiti tornati e non…..

i loro volti belli, rimasti nel mio cuore

e. .. loro che son partiti …

da quel binario che non fa fermate..

che e’ andato  diritto a quell’ultima stazione!

Io non so, quando quel treno prendero ‘

la cosa più importante e’ avere la valigia,

quella dei miei figli,quella più importante!

La riempirò con una sicurezza per il loro domani.

Poi .. il Beauty Case quello dei parenti più vicini e,

tante carezze per i più piccini.

La mia valigia? E’ dentro questo cuore,

la portero’ con me al prossimo binario..

che spero non sia l’ultimo,di questa  vita mia!

Cristina 2008

 

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“Tecla”

 

 “Tecla”

Tanta tristezza alberga in me stasera,

tanto grigiore ricopre i miei pensieri

volar lontano, spazzare tutto via

una crociata alla malinconia!

Bello sarebbe un abito d’amianto

fasciarmi in esso, passare in mezzo al fuoco

e dal calore uscir come son entrata

e non trovarmi mezza affumicata!

 

Ora la ruota ha preso un pò a girare

ma troppo tardi per poter gustare

e troppo tardi per poter ricominciare.

 

Che serve ormai lottare per quel che tu hai perduto

che serve arrampicarsi su per quella vetta

conquisti, vinci, nessuno ti dà retta!

 

E allora piano, piano torno sui miei passi

percorro quel sentiero già passato

tendo la mano, cerco la mia mamma

ritorno con la mente una bambina

chiudo gli occhi e sogno tra le trina.