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“Saltiamo Quello Stop”

 

“Saltiamo quello stop”

Saltiamo quello stop,mi fa paura!
Frenar non posso,questo sarebbe errore
sarei coinvolta senza voler e..
un danno enorme provocato col mio gesto!
Sei troppo previdente,troppo perfetto
lo sai che oggi non si usa più la perfezione,la correttezza di un vivere civile?
Rimproverarsi di un gesto,di una parola
quando il mondo frigge in un liquido da fogna……..

Tecla 1988

 

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“Generare e non amare “

 

 

“Generare e Non Amare “

Perchè povero bambino le tue lacrime non destano stupore?
Pochi minuti e la vita ti appartiene,
forse per questo è grande  il tuo dolore!
Nessuno ha domandato il tuo parere,
quando quei corpi hanno fuso assieme,
nessuno ti ha fatto la domanda se pure a te.. facevano un gran dono.
Oggi sei grande a loro hai regalato gioie e dolori anch’essi uniti assieme,
la vita,la tua vita la percorri senza che tu l’avessi programmata,
una gita dal posto prenotato da due incoscienti che non sapevano amare,
se per far l’amore vuol dire generare!!!!

Ecco perchè il pianto del bambino,
non è quel pianto del piccolo cretino,
per le due pacche date sul sedere lasciando a lui il mondo da vedere…….

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“Tecla…..Una Stella “

 

“Tecla…..una stella “

E’ caduta una stella..è caduta nel mare
è caduta vicino ed io non posso guardare

la sua luce si è spenta al contatto con l’acqua  

ha lasciato un alone ha lasciato una macchia
Solo il vento fa rumore..nel silenzio qua attorno

sento freddo nel cuore..sento tanto dolore

come un tuono che esplode…mi si rompe la testa

un rintocco si ode, non è suono di festa!

E’ caduta una stella..è caduta vicino

ha spazzato la via, per il nostro cammino

sulla macchia lasciata sta riflessa una fata

con in mano una luce, una lampada bella

con in mano una Stella…

 Tecla…la mia mamma!

 


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“Fotografia di me”

“Fotografia di me” – Tecla

Tanta tristezza alberga in me stasera,

tanto grigiore ricopre i miei pensieri

volar lontano, spazzare tutto via

una crociata alla malinconia!

Bello sarebbe un abito d’amianto

fasciarmi in esso, passare in mezzo al fuoco

e dal calore uscir come son entrata

e non trovarmi mezza affumicata!

 

Ora la ruota ha preso un pò a girare

ma troppo tardi per poter gustare

e troppo tardi per poter ricominciare.

 

Che serve ormai lottare per quel che tu hai perduto

che serve arrampicarsi su per quella vetta

conquisti, vinci, nessuno ti dà retta!

 

E allora piano, piano torno sui miei passi

percorro quel sentiero già passato

tendo la mano, cerco la mia mamma

ritorno con la mente una bambina

chiudo gli occhi e sogno tra le trina.

 

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“Il Vento”

 

 

 

“Il Vento”

Scompiglia, il vento i tuoi capelli,

qualche filo d’argento illumina il tuo volto.

Gli occhi fissi lo sguardo assente

Devo andare…non so….

non so se rivedrò le tue colline in fiore.

Non so se riaprirò le braccia a quell’antico amore.

Ma devo andare…ho la morte nel cuore!

Oh mia signora…La mia Penelope..

in questa citta’ nemica

Devo andare, non mi guardare….

lascia che ti ricordi..come al nostro primo incontro

Due occhi verdi, le braccia aperte alla nostra felicita’

Devo andare,non mi guardare……….

Cristina

 

 

 

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“Asciuga Le Tue Lacrime”

 


“Asciuga Le tue Lacrime”

Non guardarmi con occhi tristi..

non piangere…

portami verso il sole.. portami lassù

dove si vede il mare

Asciuga quelle lacrime..

 che.. non puoi vedere l’azzurro di questo cielo

il verde di questo mare..la luce di questo sole.

Non puoi vedere..

i miei occhi senza lacrime.

Non puoi vedere…

che le mie mani cercano le tue

Non puoi vedere..che io sono con te!

Cristina