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“Nel Giardino”


 “Nel Giardino”

 

La ricordo ancora..

stava comoda.. seduta fra i fiori di pesco e rami di lillà

Lei mi chiamava…

Cristina vieni qua!

C’è la storia da studiare…

Non sulle mia ginocchia..

prendi e siedi qui

in questa bella sdraio

“Oh nonna ma c’è il sole..

ti prego npn mi va!

Ho voglia di parlare…

di stare accanto a te

Lo so…

oh mia piccina…

che son la tua nonnina

ma  tu ……e sei furbina…

non vuoi studiar con me!

Cristina

 

 

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“Sul Fiume”

 

“Sul Fiume”


Sei la’…lungo la sponda del fiume.
Gli occhi fissi..
lo sguardo assente,lontano.
Lontano come la mente
Ripensi..ripensi..
ai giorni felici.
Ai giorni dell’amore.
Ai giorni dei sorrisi…
Ai campi verdi..quei campi
dove i suoi occhi chiari
cercavano il tuo amore
L’amore del peccato…
l’amore del passato
Adesso tu sei solo..
solo nel tuo presente
Ma il cuore è nel passato…
E il cuore tuo non mente!

Cristina

 

LA-BALERA

“Qui”

 balera

“Qui”

Cambiati sono i commensali

Vaghi gli sguardi.. mesti i sorrisi

Lontano viaggia la mente

Tutto come ieri niente uguale a oggi

L’aria afosa della sera si appicica alle vesti leggere

La musica della balera stordisce la mente attonita

Il brusio delle voci.. sempre più vicine..parlano con te

ma…ma non le senti..

Senti solo l’urlo del cuore

Senti solo lo strazio dell’anima

Senti solo che oggi non  è piu’ ieri!

Cristina

 

 

 

eolo

“Libeccio”

      

            

“Libeccio”

 

Quel vento di libeccio alza la sabbia calda

in vorticosi mulinelli.

Da forza a quel verde mare che infrange i suoi flutti

nelle corrose viscere di scogli antichi.

Guardi la battigia fradicia

fra conchiglie rotte rami pregni di borraccina.

E tu sei li..immobile

la veste fradicia da quella pioggia..

che riga il tuo volto

Guardi lontano…cerchi l’orizzonte

quell’orizzonte..che non hai visto mai

Ma tu stai li.. impavida guerriera

aspettando che dall’orizzonte…celato alla tua vista

arrivi quel veliero abbandonato

Arrivi con quel vento di libeccio..

che anche la morte riesce a spazzar via!

                                                       Cristina

 

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“Schermo Piatto”

  

“Schermo Piatto”

 

Freddo..immobile

sul tavolino dell’ottocento..che era della nonna

Immagini colorate vociar gracchiante

di uomini..narcisi ed arrivisti

Guardi, cerchi.. ..cerchi i suoi occhi..

occhi tanto amati

Cerchi quel cenno..quel gesto..

che percepisci tuo.

E tu sei li’..vicina..

vicina a quella forma..rettangolare e piatta

Aspettando quel gesto..che percepisci tuo.

E tu sei lì..vicina..

vicina a quella forma..rettangolare e piatta

Aspettando quel gesto..

che percepisci tuo!!

 

                                                                       Cri