giorgio-morandi-paesaggio-1921-museo-morandi-bologna

“Glicine E Lillà”

Monet-Garden800 

“Glicine e Lilla’”

Non un alito di vento che smuova le fronde di quel gelso.

Non si vede nessuno lungo la strada sterrata che porta alla collina

La casa bianca è là

E’ là che sei diretta

Irta è la salita…

Irta è la tua vita

Gronda la tua fronte..

non c’è un alito di vento che asciughi il tuo sudore.

Tu che conosci la fatica.. non ti fa certo paura quest’ ultima salita.

La scorgi è la’…..è là..

 quella casetta bianca

Quella casetta bianca con il glicine ed il lilla’

Il glicine ed il lillà..

sei tu che li hai voluti

per farti ricordare la beata gioventu’

La gioventù lontana..che non ritorna più

Ma dai..

ma che ti importa di ritornare indietro

Hai fatto la salita e sei arrivata in cima

In cima alla collina..

nella casetta bianca

fra il glicine..ed il lillà!

 

 Cristina!

 

morte-perinatale

“Fiori Bianchi”

 

 “Fiori Bianchi” 

E’ lì… rimasto vuoto quel lettino

Dove hai portato quel bambino

Non sai che la sua mamma e il suo papà

lo stan cercando..ti chiedono pietà

Cosa hanno fatto a questa umanità..

per ricevere questa atroce crudeltà.

Ma chi lo dice..che è un dono fatto al Signore

Quale Signore accetterebbe..come dono quel bambino

I doni sono altri..sono la vita

Quella vita…

che oggi quel bambino non ha più!

“Dedicata a tutti quei piccoli Angeli innocenti……… lassù “

Cristina

 

 


 

morte-lenta

“Silenzio”

OvfhPFA

 

“Silenzio”

Non c’è espressione nelle pupille vitree

La bocca chiusa in un mutismo assurdo

Non c’è più vita..in quel tuo corpo caldo

Pulsa il  tuo cuore..dentro quel manichino inerme

Non puoi sentire..il dolore dei tuoi cari..sempre vicino a te

Non puoi capire..quanta cattiveria esiste

in quel mondo che vuol tenerti..prigioniera

per  non farti volare..

in uno spazio immenso..che aspetta solo te!

A Eluana

 

bambina

“Tecla”

 

 “Tecla”

Tanta tristezza alberga in me stasera,

tanto grigiore ricopre i miei pensieri

volar lontano, spazzare tutto via

una crociata alla malinconia!

Bello sarebbe un abito d’amianto

fasciarmi in esso, passare in mezzo al fuoco

e dal calore uscir come son entrata

e non trovarmi mezza affumicata!

 

Ora la ruota ha preso un pò a girare

ma troppo tardi per poter gustare

e troppo tardi per poter ricominciare.

 

Che serve ormai lottare per quel che tu hai perduto

che serve arrampicarsi su per quella vetta

conquisti, vinci, nessuno ti dà retta!

 

E allora piano, piano torno sui miei passi

percorro quel sentiero già passato

tendo la mano, cerco la mia mamma

ritorno con la mente una bambina

chiudo gli occhi e sogno tra le trina.