LA-BALERA

“Qui”

 balera

“Qui”

Cambiati sono i commensali

Vaghi gli sguardi.. mesti i sorrisi

Lontano viaggia la mente

Tutto come ieri niente uguale a oggi

L’aria afosa della sera si appicica alle vesti leggere

La musica della balera stordisce la mente attonita

Il brusio delle voci.. sempre più vicine..parlano con te

ma…ma non le senti..

Senti solo l’urlo del cuore

Senti solo lo strazio dell’anima

Senti solo che oggi non  è piu’ ieri!

Cristina

 

 

 

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“Portami Con Te”


“Portami Con Te”

Portami con te a  vedere il mare.

Abbracciami, al rosso del tramonto

Amami, in quest’alba senza luce

Noi siamo qui, da soli.

Intorno il silenzio.. di un mondo

che non ci appartiene.

Ci siamo trovati, persi e..ritrovati!

Ci siamo amati, odiati..e ancora amati!

Tu sei per me..la gioia e, il dolore!

Io son.. la tua passione e, il tuo tormento!

 la tua passione

Ma oggi, alla luce della luna

hai fatto mio, quel dolce sentimento!

Un sentimento..nascosto..a questo mondo!

A questo mondo che..non ci appartiene!!

Cristina


 

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” Cerco le tue mani”

“Cerco le tue mani”

Cerco quella mano,

la cerco…. ma non la trovo.

Cerco quello sguardo,

lo cerco….ma non lo vedo.

Cerco quelle labbra,

le cerco..ma non le sento.

Cerco quel sorriso,

lo cerco… ma non c’è.

Cerco il suo calore,

lo cerco… ma sento solo freddo.

Io cerco quella vita che oggi non c’è piu’

Io cerco una ragione

per vivere senza di te!

                              Cristina

 

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“Tecla”

 

 “Tecla”

Tanta tristezza alberga in me stasera,

tanto grigiore ricopre i miei pensieri

volar lontano, spazzare tutto via

una crociata alla malinconia!

Bello sarebbe un abito d’amianto

fasciarmi in esso, passare in mezzo al fuoco

e dal calore uscir come son entrata

e non trovarmi mezza affumicata!

 

Ora la ruota ha preso un pò a girare

ma troppo tardi per poter gustare

e troppo tardi per poter ricominciare.

 

Che serve ormai lottare per quel che tu hai perduto

che serve arrampicarsi su per quella vetta

conquisti, vinci, nessuno ti dà retta!

 

E allora piano, piano torno sui miei passi

percorro quel sentiero già passato

tendo la mano, cerco la mia mamma

ritorno con la mente una bambina

chiudo gli occhi e sogno tra le trina.

 

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“2008”

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“2008”
Solo lo sferraglio delle rotaie
Caldo soffocante,in quell’ultimo giorno d’agosto.
Finiscono così….sotto quella cappa afosa
anni di miseri ricatti..falsi affetti..povere bugie.. decennali mistificazioni.
Povere creature innocenti condannatea vita grama.
Tarli che uccidono la mente
Tarli che ti mangiano il cuore.
Non esiste più la mente..divorato il cuore
sotto a chi tocca……
                                 Cristina
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“La Strada”

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 “La Strada”

 

Perchè cammini  e non ti volti mai.

Perchè non guardi  con gli occhi dell’ amore.

Perchè non cerchi quella mano a te lontana.

C’è ancora strada se sei…tu,fortunata.

C’è quel sentiero tra rovi e biancospini

Fra cascine disfatte e abbandonate.

Con quel rigagnolo di acqua putrefatta

Quel cielo plumbeo.. pesante.

I corvi pronti ad aspettarti

tra le rovine di quella distruzione.

E… tu sei fortunata..bella mia

la strada è li’ ….davanti

Continua a non voltarti  MAI….

  

                                                           Cristina

 

 

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“Come Si Puo'”

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  ” Come si puo’ “

 

Dimmi… ..come hai fatto ad amarlo e amarlo ancora, così tanto..

Quell’uomo cosi’ mite e maledetto.

Io non lo so..all’amor non si comanda.

Non si chiede al cuore di  non scoppiarti dentro..

quando il suo sguardo dolce ed assassino..

ti sconquassa l’animo e il cervello

E fu così guardandomi sornione.

in quella hall a quell’appuntamento.

Con la mano stretta nella mia..

Gli occhi intriganti e appassionati

mi hanno fregato il cuore..

Cuore dannato e….e maledetto..

                                                                                Cristina

 

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“Libeccio”

      

            

“Libeccio”

 

Quel vento di libeccio alza la sabbia calda

in vorticosi mulinelli.

Da forza a quel verde mare che infrange i suoi flutti

nelle corrose viscere di scogli antichi.

Guardi la battigia fradicia

fra conchiglie rotte rami pregni di borraccina.

E tu sei li..immobile

la veste fradicia da quella pioggia..

che riga il tuo volto

Guardi lontano…cerchi l’orizzonte

quell’orizzonte..che non hai visto mai

Ma tu stai li.. impavida guerriera

aspettando che dall’orizzonte…celato alla tua vista

arrivi quel veliero abbandonato

Arrivi con quel vento di libeccio..

che anche la morte riesce a spazzar via!

                                                       Cristina

 

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“Schermo Piatto”

  

“Schermo Piatto”

 

Freddo..immobile

sul tavolino dell’ottocento..che era della nonna

Immagini colorate vociar gracchiante

di uomini..narcisi ed arrivisti

Guardi, cerchi.. ..cerchi i suoi occhi..

occhi tanto amati

Cerchi quel cenno..quel gesto..

che percepisci tuo.

E tu sei li’..vicina..

vicina a quella forma..rettangolare e piatta

Aspettando quel gesto..che percepisci tuo.

E tu sei lì..vicina..

vicina a quella forma..rettangolare e piatta

Aspettando quel gesto..

che percepisci tuo!!

 

                                                                       Cri

Abiezione

” Stracci”

 

 

 

“Stracci”

 

L’odore di stantio… la luce fioca di quella vecchia cantina

apre il mondo dei ricordi

Il cavallo a dondolo..

amico caro.. di lunghe passeggiate nei sogni bambini

La trottola

con i colori che portavano in mondi lontani

La scacchiera

con la Donna l’Alfiere il Pedone il Cavallo..

dove la lunga mano del babbo.scivolava lentamente.

Le pinne

scolorite dal salmastro del mio mare..

amiche di lunghe fughe lontano dalla riva 

Il vecchio mangiadischi grigio..

quante coppie ha fatto ballare

quante innamorare quante fanciulle piangere!

Adesso è lì.. in quel freddo cantuccio afono e senza vita

Ecco l’ho trovata

quella grande scatola gialla..

I fogli ingialliti dal tempo riportano la mente

dove il ricordo è dolore.

Foto.. ritagli di giornale date felici..date di addio.

Non c’è più spazio..in questa piccola cantina

per la vecchia scatola gialla

Chiusa la porta alle spalle

porto con me quel pesante fardello..

Ancora pochi passi e…….. dei fogli ingialliti

rimarra’ solo un ricordo!

 

                                                         Cri